Torre del Greco: demolito manufatto abusivo all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio

Nell’ambito delle attività di contrasto all’abusivismo edilizio, priorità dell’azione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, è stata eseguita la demolizione di un manufatto abusivo nel comune di Torre del Greco, in via Sopra ai Camaldoli n.34/C, all’interno della perimetrazione del Parco Nazionale del Vesuvio.

L’intervento è stato effettuato in esecuzione di un ordine di demolizione emesso dal Tribunale di Torre Annunziata – Sezione distaccata di Torre del Greco. Le opere abbattute comprendevano:

  • un manufatto ad uso abitativo di 133 mq con annesso terrazzo di 52 mq,

  • due ulteriori vani abusivi di 10 mq complessivi, situati al di sotto del terrazzo.

Le costruzioni, complete di finiture interne ed esterne, insistevano su un’area soggetta a numerosi vincoli:

  • Paesaggistico-Ambientale, in virtù del D.M. del 20.01.1964;

  • Sismico, zona sismica 2 ai sensi della legge n.64/1974;

  • Vulcanico, all’interno della Zona Rossa disciplinata dalla legge regionale n.21/2003;

  • Idrogeologico, secondo il Piano Stralcio dell’Autorità di Bacino del Sarno;

  • Urbanistico, in zona A2 – fascia pedemontana del PRG;

  • Paesaggistico, in zona C2 del Piano Paesaggistico del Parco del Vesuvio;

  • Di Protezione Integrale, secondo il Piano Territoriale Paesistico dei Comuni Vesuviani (D.M. 04.07.2002).

La demolizione è avvenuta in regime di autodemolizione da parte del proprietario, senza ricorrere ai fondi stanziati dal Parco Nazionale del Vesuvio nell’ambito del protocollo con la Procura.

L’esecuzione della demolizione – legata a una sentenza di condanna del 1998 – rappresenta, secondo la Procura, uno strumento insostituibile per la tutela del territorio, sia in funzione repressiva (per il ripristino della legalità ambientale), sia in funzione preventiva e dissuasiva rispetto a nuovi episodi di abusivismo.

L’intervento conferma l’efficacia della sinergia istituzionale tra Procura, Tribunale e Parco Nazionale del Vesuvio e si inserisce in un più ampio quadro di azioni a difesa dell’ambiente e della legalità.

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